Una mostra per raccontare le grotte tra scienza, storia e fascino naturale. Un viaggio nel cuore della terra tra esplorazione,tutela ambientale e cultura scientifica.
Il 14 e 15 giugno 2025 Gorizia ospiterà il convegno “Speleo2025: acque e grotte senza frontiere – Cultura scientifica e valorizzazione del patrimonio speleologico”, un evento di rilievo organizzato nell’ambito di GO!2025 – Capitale Europea della Cultura. L’iniziativa riunirà esperti, studiosi, speleologi e appassionati per riflettere sull’importanza del patrimonio carsico e ipogeo della regione, ma condiviso con i territori vicini, con uno sguardo attento alla ricerca scientifica, alle esplorazioni alla tutela degli ambienti ipogei.
Il convegno sarà accompagnato da un’importante mostra aperta al pubblico: dal 14 giugno al 13 luglio 2025, presso la stessa sede, si potrà visitare “Le grotte fra esplorazione e ricerca: il patrimonio speleologico del Friuli Venezia Giulia”, un percorso immersivo che guiderà i visitatori tra le meraviglie e i misteri del mondo sotterraneo.
Attraverso pannelli didattici, immagini, filmati dati scientifici e contenuti interattivi, la mostra intende raccontare in modo coinvolgente l’universo delle grotte regionali: ambienti unici dal punto di vista geologico, biologico, archeologico e culturale. La mostra, ad ingresso gratuito sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 16:00 alle 19:00 e sabato e domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00.
Il percorso espositivo si articola in diverse sezioni tematiche che affrontano i molteplici aspetti della speleologia: dalla nascita di questa scienza, avvenuta ufficialmente nel XIX secolo, fino all’evoluzione delle esplorazioni speleologiche in Friuli Venezia Giulia, regione che vanta una delle tradizioni speleologiche più radicate e attive d’Europa.
Una sezione è dedicata alla vita nelle grotte, con focus su specie adattate all’ambiente ipogeo, come il proteo, raro anfibio cavernicolo simbolo della biodiversità sotterranea, e le numerose specie di chirotteri che utilizzano le cavità per la riproduzione e il letargo. Altre sezioni raccontano l’interazione storica tra uomo e grotta: dai rifugi preistorici ai luoghi di culto, dalle fortificazioni naturali utilizzate durante le guerre alle moderne ricerche ambientali e climatiche, ai rapporti tra aree e acquiferi carsici e la gestione del territorio.
Non manca un approfondimento sul ruolo delle grotte come “archivi del tempo”, capaci di conservare tracce geologiche, paleontologiche e antropiche preziose per lo studio dei cambiamenti climatici e sismologici. Viene illustrato anche il funzionamento del Catasto Speleologico Regionale, strumento digitale consultabile online e tramite app, che raccoglie i dati aggiornati su oltre 8600 cavità presenti sul territorio regionale.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Federazione Speleologica Regionale, l’Università di Trieste, istituti di ricerca e le associazioni speleologiche locali. Il progetto si propone di sensibilizzare il pubblico sulla necessità di tutelare questo patrimonio fragile e affascinante, favorendo la conoscenza e la divulgazione scientifica.
“Le grotte sono più di semplici cavità nella roccia – spiegano gli organizzatori – sono archivi naturali di storia, scienza e cultura. Con questa mostra vogliamo restituire al pubblico la profondità, in tutti i sensi, del mondo sotterraneo che ci circonda e spesso ignoriamo”
Il convegno e la mostra rientrano tra gli eventi ufficiali di GO!2025 e rappresentano un’occasione unica per conoscere da vicino uno degli aspetti più affascinanti e meno visibili del patrimonio naturale e culturale del Friuli Venezia Giulia.
Per maggiori informazioni: https://eventi.regione.fvg.it/Eventi/dettaglioEvento.asp?evento=25321
Ufficio Stampa: Alessandra Ressa
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