Da Damjan Gerl al 24 Settembre 2018
Anche se con ampio ritardo, per il quale ci scusiamo, riportiamo qui sotto le notizie del Timavo System Exploration 2018, con le foto e didascalie pubblicate dalla Società Adriatica di Speleologia sulla loro pagina facebook.
Prima parte – agosto 2018
Timavo: Centinaia di metri di gallerie fin ora inesplorate, spelosub istruiti per eseguire durante le immersioni prelievi di dna sui protei, 180 speleologi coinvolti nelle varie edizioni… questo e molto altro in un unico progetto di carattere internazionale… Timavo System Exploration.
(foto Stefano Savini)
Ma per parlare delle eccezionali scoperte e delle ultime frontiere nel campo della ricerca sul Proteo, bisogna fare un passo indietro, un salto nel passato di oltre due secoli.
250 anni fa, per la prima volta viene descritto un singolare animale, il cucciolo di drago, Olm, o scientificamente, Proteus anguinus laurenti, o più comunemente conosciuto col nome di Proteo.
Il più grande vertebrato esistente, adattato esclusivamente alla vita in grotta.
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Pubblicato da Damjan Gerl il 24 Settembre 2018 in Ambiente, Foto, Novità esplorative, Ricerche scientifiche, Speleosub
Da Gianni Benedetti al 11 Settembre 2018

Si studiano a tavolino future esplorazioni (foto M. Mesar)
Dall’11 al 19 agosto 2018 si è svolto, un campo speleologico intergruppi sul versante nord del massiccio del Monte Canin (Udine – FVG) per continuare le ricerche e le esplorazioni soprattutto nell’area del Grande Poiz.
Come lo scorso anno, base d’appoggio è stata la casera Goriuda, a 1405 m di quota, gentilmente messa a disposizione dall’Ente Parco Prealpi Giulie.
In totale hanno partecipato 22 speleologi di diversi gruppi: Gruppo Speleologico San Giusto, Gruppo Triestino Speleologi, Società di Studi Carsici “A.F. Lindner, Gruppo Grotte Treviso mentre amici di altri gruppi sono passati al campo. Grazie ad alcuni voli di elicottero da Sella Nevea, sono stati trasportati anche materiali e attrezzature necessari alla manutenzione della casera, che è stata oggetto di lavori, riparazioni e migliorie.
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Pubblicato da Gianni Benedetti il 11 Settembre 2018 in Novità esplorative
Da Damjan Gerl al 2 Settembre 2018
Si è concluso il campo speleologico del Gruppo Grotte del Club Alpinistico Triestino “Canin 2018”, che quest’anno si è svolto dal 4 al 19 agosto con base i pianori sotto il Monte Leupa. Ben 19 tra soci CAT e amici si sono alternati nella ricerca di nuove cavità, nell’allargamento di passaggi che hanno aumentato lo sviluppo di cavità in esplorazione, nella ri-esplorazione di grotte dimenticate ormai da decenni, nel rilievo di quanto trovato, nonché nell’istruzione e perfezionamento della tecnica dei “neofiti” (vista la rara presenza al campo di ben quattro “giovani”).
Anche quest’anno la Grotta del Giglio ha dato buone soddisfazioni, crescendo soprattutto in sviluppo, che raggiunge ora i 440 metri, con una profondità di 252,5 metri.
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Pubblicato da Damjan Gerl il 2 Settembre 2018 in Novità esplorative
Da Damjan Gerl al 3 Agosto 2018
Concluso l’annuale SpeleoCampo estivo CAI a Claut
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Gruppo PSC2018
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L’imponente ingresso del Fontanin del Fratte
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Esplorazione di una verticale carsica
Si è concluso domenica scorsa il “
PicoSpeleoCampo Pradut 2018” che organizzato dall’Unione Speleologica Pordenonese CAI dal 26 al 29 luglio in Pradut (Claut). Grazie alla presenza di una trentina di appassionati speleologi non solo pordenonesi ha registrato ottimi risultati esplorativi e conoscitivi.
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Pubblicato da Damjan Gerl il 3 Agosto 2018 in Novità esplorative
Da Gianni Benedetti al 9 Luglio 2018

Si consultano le carte per trovare le grotte
In questo ultimo periodo il Gruppo Triestino Speleologi si è impegnato nella ricerca di alcune vecchie grotte situate in Carnia (Friuli), esplorate e rilevate oltre 100 anni fa e sicuramente mai più cercate né visitate. Si tratta di due grotte di cui si trova traccia nella pubblicazione del De Gasperi Grotte e voragini del Friuli del 1916 oltre che su alcuni numeri vecchi di Mondo Sotterraneo.
La prima è la Grotticella del R. Filuvigne (242/105Fr), situata in comune di Socchieve, esplorata e rilevata da U. Micoli in data 11 agosto 1910.

L’ingresso della Grotticella del Rio Filuvigne
Già alcuni anni orsono il GTS l’aveva cercata sulla base della descrizione pubblicata: “… a circa 300 m a monte della strada nazionale …” ma non era stata rintracciata essendo la zona impervia e selvaggia. Quest’anno si è ritornati e dopo aver risalito il rio per circa mezzo chilometro dal ponte sulla statale, è stato finalmente rinvenuto l’ampio imbocco della caverna.
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Pubblicato da Gianni Benedetti il 9 Luglio 2018 in Catasto, Novità esplorative
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