Ciao Susi

Susi a Sella Nevea, 1982 (foto Mauro Kraus)

Susi a Sella Nevea, 1982 (foto Mauro Kraus)

La notte tra il 26 e il 27 aprile è venuta a mancare Susanna Martinuzzi, “Susi” per tutti.

Speleologa classe 1957 è stata, assieme a Daniela Michelini (“Penel”) una delle più forti donne della speleologia triestina degli anni ’80. Socia della Commissione Grotte “E. Boegan” aveva, da subito, affrontato le grotte dell’altipiano del Canin e quelle del Marguareis portando il suo contributo alle esplorazioni in corso.

Ricordo ancora la prima volta che ci siamo conosciuti quando, “una sera buia e tempestosa” è entrata, con i suoi compagni di esplorazione (tutti maschi), nel rifugio Gilberti (Canin) completamente fradicia di pioggia. Me la presentò Mauro Stocchi, davanti a un abbondante bicchierino di grappa che volli offrire a tutti loro, mentre mi raccontavano le ultime novità esplorative (mi sembra sugli “Increduli”).

Mi colpì molto, questa giovane ragazzina con le treccine ma con uno sguardo determinato che nulla aveva da invidiare ai suoi compagni maschi. Poco dopo ripartirono per il fondo valle, a piedi, perché la funivia era già chiusa. …Non li invidiai…

Probabilmente, chi non l’ha conosciuta da giovane, la ricorda dietro il bancone del Catasto Regionale delle Grotte, dapprima presso la sede dell’Alpina delle Giulie e, in seguito, negli uffici messi a disposizione dalla Regione FVG. Grande conoscitrice del patrimonio speleologico regionale ha sempre dato anima e corpo nel suo lavoro, nel quale (sfido chiunque a dire il contrario) era di una competenza che non potrà mai più essere eguagliata da nessuno.

Un aspetto che pochi conoscono di Susi è che era una bravissima disegnatrice; basti pensare che, per ben tre anni di seguito, vinse il primo premio al concorso nazionale di “Illustratori di libri per bambini“. Ne comprovano la bravura, i vari attestati che aveva nella sua cucina dove gli elogi con le firme dei vari Bonvi, Cavandoli, Silver, ecc. erano esposti in bella vista.

Susi assieme agli amici del Catasto, Francesca Bader ed il Conservatore del catasto grotte prof. Alfredo Altobelli, 2015 (foto Francesca Bader)

Susi assieme agli amici del Catasto, Francesca Bader ed il Conservatore del catasto grotte prof. Alfredo Altobelli, 2015 (foto Francesca Bader)

In seguito a questi successi stipulò dei contratti con note case editrici italiane ma, a un certo punto, scelse di lasciare questa attività in favore del lavoro presso il Catasto delle Grotte, sua vera, viscerale, passione.

Scelta che, personalmente, le ho sempre contestato e, alla luce di come sono finite le cose, avevo ragione. Ma, come ho già detto, era questo che lei voleva.

Purtroppo, è stata ripagata da una politica regionale che, con il sostegno di una fazione della speleologia locale, ha fatto si che il Catasto delle Grotte venisse tolto alla speleologia per andare a disperdersi in sconosciuti meandri burocratici, ancora senza sbocco.

Anche questo ha contribuito a un malessere che oggi non la tormenta più.

Ciao, cara amica.
Franco

Una risposta a “Ciao Susi”

  1. Sandra

    Uno shoc sapere che se ne è andata, eravamo compagne di classe e ci siamo volute tanto bene. Da tanti anni perse di vista, non posso immaginarla vecchia, lei per me è ancora una ragazzina con quella sua voce inconfondibile e le lentiggini impertinenti! Ciao Susy cara amica mia, impossibile dimenticarti. Sandra

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