Slivia “capitale” delle grotte turistiche

letorridislivia-pejcavlazcuRadunati quarantasei operatori del settore fra guide e gestori di tutta Italia
di Patrizia Piccione
Da Il Piccolo del 02 dicembre 2016

DUINO AURISINA. Le prime esplorazioni, come sono state scoperte, il lento percorso di stratificazione che le ha “scolpite”, la ricca biodiversità, ma anche il loro futuro da preservare dalla leggerezza dell’uomo, poco consapevole nei confronti dell’ambiente.

Protagoniste del sesto corso di formazione scientifico-professionale per guide e gestori di grotte turistiche promosso dall’Agti, l’Associazione nazionale grotte turistiche italiane, la Grotta Gigante e le Torri di Slivia, i due gioielli ipogei del nostro Carso, membri di spicco del blasonato club che riunisce le eccellenze sotterranee del Belpaese. Quarantasei gestori e guide dell’associazione – che vanta tra i propri soci le grotte di Frasassi nelle Marche, del Vento in Toscana, di Re Tiberio in Emilia Romagna e di Pertosa-Auletta in Campania – si stanno dando appuntamento nel piccolo borgo di Slivia per una due giorni di studio e visita nella pancia profonda del Carso triestino, il paese del Bengodi per speleologi e amanti del “grotta-turismo”. Un tuffo – di nome e di fatto – nello straordinario underworld parallelo che si sviluppa sotto la superficie carsica, meta che attrae visitatori e speleologi da tutto il mondo. Obiettivo del percorso messo a punto dall’Associazione grotte turistiche, in collaborazione con le Società di speleologia italiane, è dare alle proprie guide una formazione superiore dal punto di vista naturalistico, geologico, storico, biologico e di comunicazione. «Con un turismo consapevole e informato non si può più offrire pressapochismo e visite poco strutturate. Si è resa necessaria quindi una formazione professionale per guide all’altezza della situazione e del turista», spiega il presidente Agti Francescantonio D’Orilla. «Le grotte carsiche, grazie alla particolare conformazione geologica, sono una palestra e un caso di studio straordinario sia per le guide sia per i gestori», aggiunge. Ieri relazioni di approfondimento sulle tematiche legate al mondo dell’ipogeo ma anche alle tecniche di divulgazione della conoscenza speleologica con, tra gli altri, l’intervento del presidente onorario Agti Vittorio Verole Bozzello. Focus inoltre sul principe dei misteri sotterranei del territorio, vale a dire il fiume nascosto del Carso, con la relazione a due voci di Marco Restaino e Paolo Guglia della Società adriatica di speleologia, sul progetto internazionale di esplorazione “Timavo System Exploration”, che tutti gli anni calamita la crème degli speleo del mondo. Oggi, invece, è in programma l’incontro con Jo de Waele dell’Università di Bologna, la visita alle risorgive del Timavo e la relazione di Francesco Grazioli dell’Usb di Bologna, dedicata alla fauna sotterranea. Protagonisti in veste di “centralina ecologica” gli abitanti alati delle cavità naturali, dal titolo “I pipistrelli:
mammiferi con le ali e il sonar che misurano la qualità dell’ambiente”. Per concludere in bellezza, tour a meno 70 metri per ammirare le spettacolari concrezioni – stalagmiti, stalattiti e gourse – della grotta numero 39 del catasto regionale: le Torri di Slivia.

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