Varie
Incidente in Canin

Dopo il tragico incidente avvenuto lo scorso febbraio sui pendii innevati del Bila Pec (vedi La Gazzetta n. 114), è nuovamente un gruppo di speleologi ungheresi ad essere stato protagonista di un’operazione di soccorso nell’area del Canin. Sabato 9 settembre una squadra di quattro speleologi dell’Est ha iniziato infatti le esplorazioni di una nuova cavità, scoperta sulle pendici del Monte Cergnala, un centinaio di metri più in alto dell’Abisso Led Zeppelin. Giunti ad un’ottantina di metri di profondità, uno dei quattro, il quarantasettenne Bajna Balint, è però caduto malamente riportando la doppia frattura di tibia e perone. I suoi compagni hanno immediatamente dato l’allarme, ma le prime squadre di soccorso arrivate sul luogo si sono trovate di fronte all’ostacolo frapposto da un meandro lungo una trentina di metri, troppo stretto per consentire il passaggio della barella. È stato così necessario chiamare in aiuto squadre di specialisti provenienti da Piemonte, Lombardia e Veneto, prontamente accorsi, che hanno dovuto utilizzare esplosivo per rendere transitabile il meandro. Grazie a questo lavoro, lunedì mattina l’infortunato è stato recuperato fino all’ingresso, da dove un elicottero della Protezione Civile lo ha trasportato all’ospedale di Tolmezzo per le cure del caso, con un esito decisamente positivo se paragonato alla tragedia di pochi mesi prima. In ogni caso, la nuova cavità si è rivelata estremamente interessante, sia per la fortissima corrente d’aria che la percorre, sia perché gli speleologi ungheresi si sono fermati su di un’ampia verticale stimabile in circa ottanta metri. (MK)

Interrogazione in Regione

Il 20 settembre i consiglieri regionali Alessandro Metz (Verdi) e Igor Kocijančič (PRC) hanno presentato una interrogazione al Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia e all’Assessore regionale alla pianificazione territoriale, energia, mobilità e infrastrutture riguardante la gestione del Catasto regionale delle grotte. Di seguito riportiamo il testo del comunicato stampa tratto dal sito Internet della Regione. (GB)

“Ultimamente, sono stati segnalati problemi di non poco conto che riguardano l’attività del servizio del Catasto delle grotte del Friuli Venezia Giulia, gestito dalla Società Alpina delle Giulie di Trieste in base a una convenzione annuale stipulata con la Regione. A metterlo in evidenza, con un’interrogazione, sono i consiglieri regionali Alessandro Metz (Verdi) e Igor Kocijančič (PRC) che aggiungono:

Vi è una preoccupante mancanza di dialogo con i rappresentanti dei gruppi speleologici regionali, che hanno più volte chiesto alla Società Alpina delle Giulie una gestione più trasparente dell’attività e una concreta assunzione di responsabilità da parte del conservatore del catasto. Tale malcontento ha portato alla sospensione dell’invio dei dati riguardanti l’attività svolta dai gruppi speleologici, che contribuiscono gratuitamente all’attività del Catasto. Inoltre, c’è una causa sindacale nei confronti della Società Alpina delle Giulie per motivi riguardanti la gestione dei rapporti di lavoro con il personale addetto alla cura della segreteria del Catasto stesso. Date queste premesse, Metz e Kocijančič chiedono alla Giunta di conoscere la situazione attuale delle vicende che hanno coinvolto il Catasto delle grotte e, in particolare, vorrebbero avere una dettagliata rendicontazione delle attività svolte, un inventario di tutti i materiali, le strumentazioni, i supporti di vario genere acquistati con i contributi annuali della Regione per lo svolgimento delle attività del Catasto dal momento della nomina dell’ultimo curatore a oggi.”

Festa in Ternovizza

Sabato 9 settembre la Grotta di Ternovizza, famosa cavità del Carso triestino molto utilizzata per i corsi, è stata teatro di una singolare iniziativa “alternativa”, ovvero di un “underground meeting” consistente in un viaggio nella musica elettronica spaziante tra i generi house, acid, electro, minimal e breakbeat. Per l’occasione è stata ripristinata la scalinata di accesso, realizzata dai militari austriaci all’epoca della Prima Guerra Mondiale, ed è stata data una ripulita alla caverna iniziale, il cui pavimento è stato ripianato in modo da permettere il ballo ai partecipanti. Non poche le perplessità destate dall’iniziativa, anche per la mancanza sul depliant illustrativo di un riferimento al comitato organizzatore, ma va anche detto che tutto è filato liscio e che un successivo sopralluogo non ha riscontrato alcuno dei segni di inciviltà (tipo immondizie abbandonate o simili) che purtroppo caratterizzano spesso questo genere di feste, anche in ambiente speleo. (MK)

Cambio recapito postale

Il Gruppo Speleologico Monfalconese “Amici del Fante” ha cambiato il numero della casella postale a cui indirizzare la corrispondenza. Il nuovo indirizzo è: Gruppo Speleologico Monfalconese “Amici del Fante”, Casella Postale n. 358, 34074 Monfalcone (GO). Allo stesso indirizzo fa riferimento anche il Museo Paleontologico Cittadino di Monfalcone. (GB)