Numero 15 - Febbraio 1998 - Edizione internet
La Gazzetta dello speleologo -
        Notiziario della Federazione Speleologica Regionale del Friuli
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Manifestazione a San Giovanni d'Antro. Nell'ambito delle manifestazioni per il cinquantesimo anniversario di fondazione, il Gruppo Speleologico Monfalconese AdF ha portato a termine i due giorni commemorativi che vedevano impegnato il sodalizio nella Grotta di S. Giovanni d'Antro, nelle Valli di Natisone, il 31 gennaio e il 10 febbraio. Pur essendo state due giornate con temperature molto rigide, la partecipazione del pubblico e' stata massiccia ed interessata. Nella prima giornata, durante la mattina, la mostra allestita dagli speleologi e' stata visitata da scolari delle scuole elementari e medie delle valli locali; in seguito sono stati portati a vedere la parte turistica della grotta con una descrizione storico-naturalistica fatta da un socio del gruppo. Nel pomeriggio sono stati una decina (piu' altri dieci il giorno successivo) gli intrepidi che hanno sfidato i meandri piu' profondi della grotta per arrivare fino alla sala dove e' collocata la Madonnina posta dagli speleologi monfalconesi 30 anni fa. La domenica l'esposizione e' stata visitata dal vicesindaco del paese di Pulfero e dal sacerdote della parrocchia di San Giovanni al Natisone, il quale ha anche celebrato la messa nella chiesetta posta all'ingresso della storica cavita'. L'iniziativa degli speleo monfalconesi e' stata apprezzata dal vicesindaco, il quale la vede ben inserita in un possibile futuro progetto turistico-ambientale di migliore valorizzazione della cavita'.

Proiezione sulla Grotta Skilan. Giovedi' 12 febbraio, nella Sala Conferenze della Societa' Germanica di Beneficenza di Trieste, il Gruppo Grotte Carlo Debeljak e il WWF hanno tenuto una conferenza dedicata alla piu' profonda cavita' del Carso triestino, alla presenza di un pubblico eccezionalmente vasto, anche grazie all'insolita pubblicita' portata avanti dal quotidiano locale "Il Piccolo", di solito molto piu' avaro nel dedicare spazi alla speleologia. Ha introdotto l'incontro Guido Pesante, della sezione del WWF di Trieste, che ha presentato la realta' attuale del Parco del Carso, di cui la Grotta Skilan costituisce una delle tante gemme. L'importanza della grotta e' stata poi sottolineata anche dal punto di vista geologico e biologico-paleontologico, rispettivamente da Fabio Forti e dal dott. Sergio Dolce. E' stata quindi proiettata una serie di diapositive, arricchite con quelle scattate nel corso delle ultime scoperte, commentate dal vivo dalla voce di Clara Ferlatti Skilan, che ha forse esagerato un po' nei toni retorici. Alla fine della proiezione, vi sono stati alcuni interventi da parte di esponenti di rilevo dei parchi della vicina Repubblica di Slovenia (Albin Debevec e Alma Vickav), ed e' stata annunciata l'imminente pubblicazione di un libro in cinque lingue sulla grotta, arricchito dell'opera del noto fotografo sloveno Bogdan Kladnik.

Spedizione slovena in Oman. La Societa' Sportiva Grmada ha organizzato nella serata del 13 febbraio, nella sala della biblioteca di Aurisina, una serata dedicata alla spedizione svoltasi alla fine del 1997 nell'Oman, ad opera del DZRJ di Lubiana. Franc Maleckar ha poiettato circa 300 diapositive sulla spedizione che e' durata quasi un mese e che dovrebbe avere un seguito nell'immediato futuro. Le immagini hanno illustrato il Pozzo Tawi Attair, di 211 metri di profondita', i sotterranei della citta' di Ubar ed altri inghiottitoi non ancora esplorati, in quanto tale attivita' viene svolta solo dai militari per l'eventuale sfruttamento delle risorse idriche. La proiezione ha poi spaziato sulla zona sud del paese, mostrando citta', paesi e usanze di quelle zone.

Uomini e orsi. A fine febbraio si e' conclusa questa mostra, allestita nella Sala del Palazzo Costanzi, realizzata dal Museo Civico di Storia Naturale e dai Civici Musei di Storia ed Arte e promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste. La manifestazione ha ottenuto larghi consensi da parte dei numerosi visitatori, che sono stati quasi 20.000 distribuiti nell'arco dei tre mesi di apertura. Le richieste per visite guidate sono state molto numerose ed hanno impegnato il dr. Calligaris, conservatore del Museo, ed il sig. Ticini, collaboratore della mostra, in piu' di sessanta interventi rivolti a scuole di ogni ordine e grado, dalle materne alle superiori, ma anche ad associazioni ed a vari gruppi eterogenei. Contemporaneamente sono state organizzate anche escursioni guidate alla Grotta dell'Orso ed alla Grotta Pocala, in particolare rivolte alle scuole che ne hanno fatto richiesta. Il 24 gennaio, con un semplice invito e partecipazione libera, il personale scientifico del museo ed alcuni collaboratori si sono trovati a dover gestire ben 115 persone che sono intervenute per partecipare alla visita guidata della Grotta dell'Orso presso Gabrovizza. Durante l'ultimo giorno di apertura della mostra, e' stata pure realizzata una dimostrazione di costruzione di strumenti litici. L'archeologo sperimentale, sig. Bastiani, ha illustrato con esempi manuali come venivano lavorate le selci e gli alunni che hanno avuto occasione di assistere alla dimostrazione hanno anche potuto provare di persona a scheggiare le pietre, verificando quanto siano taglienti gli strumenti ottenuti. Dopo la chiusura di "Uomini e orsi", continua comunque al Museo di Storia Naturale l'esposizione riguardante i giacimenti in grotte e in brecce di particolare interesse per il nostro territorio.

Targa ricordo. Il giorno 1 marzo, presso il rifugio "Seppenhofer" di Loneriacco (Tarcento), a cura del CRC Seppenhofer di Gorizia e' stata scoperta una targa in ricordo di Pietro Biasutti, speleologo e alpinista udinese, che per primo scese lungo il P 80 della Grotta di Viganti nel 1941. Il presidente del "Seppenhofer", Marco Meneghini, ha ricordato la figura dello speleologo (1925-1947) che compi', assieme ad altri amici appassionati, diverse altre esplorazioni nelle grotte delle Valli del Torre e delle Valli del Natisone (S. Giovanni d'Antro). Alla manifestazione erano presenti, oltre ad alcuni parenti della persona ricordata, anche amministratori locali. E' seguito quindi un gradito rinfresco.

Concerto in Grotta. Sempre domenica 1 marzo, ma alle ore 11.30, all'interno della Grotta Nuova di Villanova (Lusevera), si e' tenuto, in occasione dell'apertura della stagione turistica 1998, un concerto del Quartetto d'archi "Aura". Alla manifestazione, che e' stata organizzata dal Gruppo Esploratori e Lavoratori Grotte di Villanova con il patrocinio del Comune di Lusevera, ha partecipato un folto pubblico, al quale e' stato poi offerto un rinfresco.



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Massimo Marengo (marengo@spin.it) e con la collaborazione di Marco Buttazoni, Mila Bottegal e Mayli Sanchez.
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