Numero 122Edizione internetGennaio 2007
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EDITORIALE

La questione della gestione del Catasto regionale delle grotte, che sta interessando ormai da parecchio tempo la speleologia regionale e che trova in prima linea la nostra federazione, sembra sia arrivata ad una svolta. Chi ha seguito tutte le vicende in prima persona, partecipando ai diversi incontri e assemblee, è a conoscenza di come si siano svolti i fatti e sa benissimo che non era intenzione della federazione di accollarsi questo impegno; ma gli eventi che hanno caratterizzato questo ultimo periodo hanno costretto gli speleologi regionali, attraverso i gruppi aderenti alla FSRFVG, a chiedere alla Regione l’affidamento del Catasto. La normativa vigente impediva però un tale passo, non essendo contemplata la possibilità di affidamento al di fuori di sezione del CAI specializzata in ricerche speleologiche. Per poter bypassare questo ostacolo, rappresentato dall’art. 3, comma secondo, della legge risalente a oltre 40 anni fa, è stato presentato a fine dicembre un emendamento alla Legge Finanziaria 2007 che andasse a modificare il comma in questione. Tale emendamento è stato approvato con larga maggioranza dal Consiglio regionale ed è riportato integralmente nella sezione “Catasto”. Di fatto esso dovrebbe permettere l’affidamento del Catasto alla nostra federazione già dai primi del mese di giugno. In tal senso la nostra Commissione Catasto si è attivata per poter iniziare ad operare nel miglior modo possibile. È superfluo sottolineare che tale azione, in attesa di una nuova legge sulla speleologia, rappresenta un fatto eccezionale nell’ambito della speleologia del Friuli-Venezia Giulia. Così come eccezionale e preoccupante è l’approvazione della legge sulla “devolution”, che – già con il 2007 – trasferisce alle province le competenze e i fondi per i contributi per le attività speleologiche (LR 27/66, art. 4), con effetti deleteri per i gruppi della nostra regione, per una corretta e completa conoscenza del territorio dal punto di vista speleologico e per l’attività speleologica in genere. La nostra federazione, su mandato dei gruppi speleologici, si sta già attivando affinché anche questo problema possa essere risolto.

Comitato di Redazione: Gianni Benedetti (GB), Mila Bottegal (MB) e Mauro Kraus (MK).
Hanno collaborato: Costantino Bottoli (CB), Lucia Braida (LB), Giorgio Concina (GC), Mario Gherbaz e Giovanni Spinella (GS).
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