Varie
Contributi alla Grotta Gigante

Nell’ambito della Finanziaria Regionale approvata a fine anno, sono stati erogati svariati stanziamenti a favore del territorio della Provincia di Trieste, non senza qualche polemica da parte dell’opposizione di centrodestra che ha accusato la maggioranza di “stanziamenti clientelari”, affermazioni subito smentite dai consiglieri Degano e Zvech. Parte dei 41.409.000 euro stanziati sono destinati a migliorare l’attrattività turistica del Carso ed in tale ottica non poteva mancare un sostegno alla nota grotta turistica, che si è vista assegnare il notevole contributo di 1.050.000 euro per il centro di accoglienza visitatori. (da Il Piccolo del 9 dicembre) (MK)

Incidente in grotta

La frequentatissima e storica Grotta Doviza, sita in comune di Lusevera (UD), è stata teatro di un incidente, risoltosi fortunatamente senza gravi conseguenze. Sabato 2 dicembre un’esigua squadra del Circolo Speleologico Idrologico Friulano di Udine stava visitando la cavità quando uno dei due partecipanti, il trentunenne Andrea Borlini, è stato bloccato da una frana improvvisa, distaccatasi mentre lo speleologo tentava di forzare un passaggio verso nuovi vani. Per fortuna lo smottamento non ha coinvolto minimamente lo speleologo, che però è rimasto intrappolato al di là della frana, nonostante i tentativi dell’amico di riaprire un passaggio. Non avendo però gli strumenti necessari per poter operare con speranze di successo, l’amico è uscito velocemente dalla grotta raggiungendo un altro gruppo del Circolo che stava lavorando in una vicina cavità. Raggiunto il punto dello smottamento, è continuato il lavoro di scavo per liberare lo speleologo, ma senza successo, al punto che nella serata è stato dato l’allarme alla Stazione di Padriciano del CNSAS. Con estrema rapidità è stata organizzata una squadra di intervento che ha raggiunto la grotta nella tarda serata. Ci sono volute quindi ulteriori ore di lavoro di scavo, con l’utilizzo anche di microcariche esplosive, per riuscire ad aprire un passaggio secondario che ha permesso di aggirare la frana e di raggiungere il Borlini verso le 2 del mattino di domenica 3 dicembre. Lo speleologo, in buone condizioni di salute, ha quindi potuto fare tranquillamente ritorno a casa. (MK)

I cinquant’anni delle esplorazioni di Sciacca

Nella rubrica “Storie triestine” del quotidiano Il Piccolo del 4 dicembre, ampio spazio è stato dedicato ad un’intervista a Giorgio Bortolin, uno degli speleologi triestini della CGEB che nel 1957 esplorò per primo le grotte siciliane di Sciacca, rinvenendo in esse un vero e proprio tesoro archeologico costituito da una quarantina di vasi, fino ad allora protetti dalle alte temperature che caratterizzano queste particolari cavità. Tale articolo trae spunto dal fatto che il prossimo 11 gennaio ricorre il cinquantenario di quella scoperta che destò sensazione nella pubblica opinione e diede il via alla campagna di esplorazioni che nei decenni a seguire ha visto a più riprese per protagonista il noto sodalizio triestino. (da Il Piccolo del 4 dicembre) (MK)