Novità esplorative
Novità dalla Doviza

Domenica 12 novembre ha visto l’esplorazione di una nuova galleria all’interno della Grotta Doviza che ha portato alla scoperta di un terzo ingresso della storica cavità che si apre nei pressi del paese di Villanova delle Grotte (UD). La scoperta è stata possibile grazie anche alla fattiva collaborazione tra Roberto Reja, socio del CRC “Seppenhofer” di Gorizia, e gli speleo udinesi del Circolo Speleologico Idrologico Friulano. Tale scoperta è sicuramente fonte di sorpresa in quanto questa cavità, conosciuta da tempi immemorabili, sembrava non avere più segreti per gli esploratori regionali. Solo attraverso la tenacia e la perseveranza uniti alla curiosità insita in coloro che frequentano l’ambiente sotterraneo si è potuto ottenere questo risultato per certi versi clamoroso. (MT)

Ricerche a Taipana

Sempre domenica 12 novembre, nella zona di Taipana (UD) sono state scoperte e rilevate ben due grotte di indubbio interesse geologico e speleologico in quanto una di esse presenta una evidente prosecuzione che può far presupporre futuri notevoli sviluppi. La scoperta di queste cavità non giunge inaspettata in quanto il lavoro svolto dagli speleologi goriziani del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” in questa zona è stato, negli ultimi tempi, particolarmente intenso, tanto che già a tavolino, dopo aver eseguito numerosi sondaggi e battute di zona, si era ipotizzata la presenza di un fenomeno carsico piuttosto ampio localizzato nei pressi della frazione di Platischis. Le cavità sono state esplorate e rilevate. (MT)

Veliko Sbrego

Tra fine ottobre e i primi di novembre ha avuto luogo una spedizione russa ed ucraina al Černelsko brezno (già Veliko Sbrego), il noto abisso sul versante sloveno del Monte Canin. L’obiettivo principale della spedizione, alla quale hanno partecipato anche speleologi italiani provenienti principalmente dal Gruppo Grotte Brescia, era quello di superare il sifone terminale posto alla profondità di -1.200 metri. Dopo aver riarmato l’abisso dall’ingresso storico e aver trasportato le attrezzature speleosubacquee (anche attraverso un nuovo ingresso basso, l’Abisso “Gulliver”, che dopo 700 metri di dislivello giunge sopra il campo base a -1.000), è stato superato il sifone a -1.200, già percorso fino alla profondità di 43 metri da Gianni Guidotti nel 1997. Si tratta di un sifone lungo 90 metri e profondo 45, al di là del quale la grotta continua con 300 m di galleria che termina dinanzi ad un ulteriore sifone, che probabilmente sarà tentato l’anno prossimo. (dal sito Internet del Gruppo Grotte Brescia) (GB)

“Bijelasnica 2006”

Dal 17 al 29 luglio di questo anno si è svolto l’annuale incontro speleologico internazionale organizzato dalla Federazione Speleologica Bosniaca. L’organizzazione logistica dell’iniziativa è stata affidata al gruppo speleologico “Drustvo DODO” di Sarajevo, il quale ha posizionato il campo base nei pressi del villaggio di Lukomir, sugli altipiani carsici del monte Bijelasnica, a sud ovest dell’omonima cima. A rappresentare l’Italia sono stati gli speleologi Daniele Bonetti, Simone Milanolo e Fabio Gili (del Gruppo Grotte Novara), nonché Antonino Torre (per la nostra regione). Molto interessante è stata l’attività speleologica condotta insieme agli speleologi provenienti da Slovacchia, Slovenia, Croazia e, ovviamente, dalla stessa Bosnia. Quattro sono state le cavità esplorate e documentate, e precisamente: due nei pressi del villaggio di “Jasen”, una presso il villaggio di Bobovica e una nei pressi della città mineraria di Vareš. Complessivamente sono stati eseguiti e documentati 400 metri di rilievo. I rispettivi dati e disegni sono stati consegnati, per mano di Simone Milanolo, al presidente della Federazione Speleologica Bosniaca, Jasminko Mulaomerović, il quale ha ringraziato gli speleologi italiani per la partecipazione e l’aiuto dato nel documentare le cavità bosniache. (AT)