Corsi passati

Corso nazionale del CAI. Dal 30 luglio all’8 agosto, si è svolto all’Ostello Scout “Alpe Adria”, in località Campo Sacro presso Prosecco, in provincia di Trieste, il 38° Corso Nazionale di Perfezionamento Tecnico di Speleologia del Club Alpino Italiano, organizzato dalla Scuola “Carlo Finocchiaro” della Commissione Grotte “Eugenio Boegan” - Società Alpina delle Giulie - CAI di Trieste. Il corso, diretto dall’INS Marco Di Gaetano, coadiuvato nell’arco dell’intera iniziativa da quasi una ventina di altri istruttori (IS e INS), ha avuto 27 iscritti provenienti da gran parte d’Italia, isole comprese. Durante il corso ci sono state tre lezioni pratiche di addestramento in due diverse palestre (Grotta dei Cacciatori e Cava di Monrupino) e tre uscite in grotta per ciascun allievo in diverse cavità del Carso triestino a prevalente sviluppo verticale (Maestro, VG 1720, Gabrovizza, Colle Pauliano, Monte San Primo, VG 12, Noè, Natale ed altre).

Inoltre gli istruttori hanno anche tenuto sei sessioni teoriche su:

  • Primo soccorso in grotta (Umberto Tognolli - CGEB)
  • Alimentazione in speleologia (Elisabetta Stenner - CGEB)
  • Materiali per la progressione speleologica (Marco Baroncini)
  • Topografia ed orientamento (Maurizio Mottin - Geo Cai Bassano)
  • La speleologia nel CAI e la SNS (Bruno Galvan - Direttore SNS CAI)
  • Il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (Spartaco Savio - CGEB)

Gli allievi hanno così avuto l’opportunità di apprendere “una specifica preparazione legata alla tecnica utilizzata nella progressione in grotta in tutti i suoi aspetti, alla conoscenza dei materiali, agli aspetti geo-morfologici del territorio, alle problematiche che potrebbero capitare in grotta”.

Durante la settimana del corso è stato trovato il tempo per visitare anche tre perle del Carso quali: le Grotte di San Canziano, la riserva naturale di Rakov Skocjan e la Grotta Gigante, quest’ultima in occasione di una simpatica “prima” teatrale alla quale hanno assistito oltre settecento invitati.

Per gli allievi, che come detto provenivano da tutta Italia, questo corso è stato anche l’occasione per visitare con soddisfazione numerose grotte dell’altopiano carsico triestino e sloveno, potendo così conoscere in prima persona ed in profondità questo meraviglioso ed affascinante territorio che è stato la culla della speleologia. (CS)