Varie
Campo estivo

Durante la settimana di ferragosto, il Gruppo Grotte Novara effettuerà un campo speleologico alla Creta di Rio Secco – Val d’Aip (Pontebba, UD). Se qualcuno volesse aggregarsi, sarà gradito ospite. Per informazioni: Roberto Torri (GGN), e-mail: geolroby@hotmail.com. (da SpeleoIt) (MB)

Obiettivi della Regione

Sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 27 del 2 luglio 2003, è stata pubblicata la deliberazione della Giunta Regionale del 17 aprile 2003, n. 1057: “Legge regionale 18/1996, articolo 6, comma 1. Fissazione obiettivi da attuare, individuazione risorse e priorità. Emanazione direttive per l’azione amministrativa e la gestione della Direzione regionale della pianificazione territoriale per l’anno 2003”. Della Direzione fa parte anche il Servizio della tutela del paesaggio e delle bellezze naturali, competente per quanto concerne il catasto regionale delle grotte e la tutela del patrimonio speleologico. Riportiamo di seguito le parti che interessano in particolare questi argomenti.

1.3 Servizio della tutela del paesaggio e delle bellezze naturali.

Nel corso dell’anno 2003, per quanto concerne il settore «gestione del vincolo paesaggistico», dovranno proseguire le normali attività di istruttoria delle istanze di autorizzazione di competenza regionale e dei relativi atti, nonché le attività istruttorie connesse all’espressione di pareri nell’ambito dell’istituto della conferenza, per opere quali le attività estrattive, gli impianti di smaltimento dei rifiuti, oltre al supporto alla struttura della Direzione dell’ambiente per gli adempimenti in materia di impatto ambientale.

Oltre a ciò si proseguirà, con la collaborazione della Direzione regionale delle foreste e dei parchi e del personale del Corpo forestale regionale, nell’attività di selezione dei corsi d’acqua di rilievo paesaggistico al fine di valorizzarli con opportuni indirizzi di gestione, e di sottrarre al vincolo di salvaguardia paesaggistica il residuo reticolo che rimarrà sottoposto al solo controllo del buon regime idraulico.

Verrà garantito infine il contributo di competenza alle linee guida regionali per la redazione del piano paesistico da redigere nell’ambito del P.T.R.G.

Nel settore «tutela del patrimonio speleologico» proseguiranno le attività di routine già avviate in passato, ed in particolare la gestione dei rapporti contrattuali con la locale sezione del C.A.I. per la tenuta ed aggiornamento del Catasto regionale delle grotte.

Nel corso dell’anno prenderà avvio il progetto di sistemazione della grotta Lazzaro Jerko e dell’Abisso di Trebiciano a stazioni scientifiche, mediante l’installazione al loro interno di sensori e strumentazioni di rilevamento, con l’obiettivo di raccogliere in tempo reale, e di correlare, dati sulle caratteristiche chimico-fisiche, sulle portate e sui livelli del fiume Timavo, che scorre sul fondo delle grotte, al fine di approfondirne la conoscenza.

Tale progetto (che riveste grande importanza scientifica in quanto può superare le finalità della conoscenza dei fenomeni carsici e la tutela delle grotte, lasciando intravedere possibili impieghi anche per l’analisi della qualità delle acque sotterranee e la tutela dagli inquinamenti), è comunque suscettibile di futuri auspicabili ampliamenti, tramite l’analoga attrezzatura di altre cavità poste lungo il corso ipogeo del fiume stesso.

La notevole specificità di questi lavori, da svolgere in ambienti atipici ed estremi, rende ancora difficile la determinazione dell’importo necessario, e pertanto, in via cautelativa, per l’anno in corso si potrà prevedere di intervenire solo in una delle due grotte, rimandando il completamento al prossimo esercizio finanziario, restando inteso che, qualora dall’affinamento dei computi metrici estimativi dovesse emergere la possibilità di rientrare nei fondi a disposizione per l’anno in corso, l’intervento verrà esteso ad entrambe le cavità.

Altro obiettivo di particolare impegno sarà, per quest’anno, la riorganizzazione delle operazioni di localizzazione georeferenziata (tramite GPS) delle cavità registrate nel Catasto regionale delle grotte.

In precedenza tale attività era stata affidata, tramite il Catasto regionale delle grotte, a studi professionali specializzati nel rilievo topografico, ma erano emerse alcune problematiche generate dalla difficoltà di contemperare le esigenze operative dei soggetti incaricati con quelle degli speleologi, comunque indispensabili per il riconoscimento delle cavità.

Al fine di superare le difficoltà riscontrate, e di coinvolgere sempre di più gli speleologi nelle attività di gestione e tutela delle grotte, ora si intende operare incaricando direttamente soggetti interni all’ambiente speleologico, provvedendoli delle opportune apparecchiature di rilevamento (GPS) e formandoli al loro utilizzo.

Strettamente collegata al rilevamento con il GPS, sarà l’individuazione delle cavità mediante l’apposizione all’imboccatura di speciali targhe metalliche recanti il loro codice di identificazione.

Oltre che per la catalogazione delle grotte, tale attività è richiesta da forze di polizia e speleologi stessi per questioni di sicurezza e soccorso.

Un ulteriore progetto, attualmente in fase di definizione con la partecipazione dell’Amministrazione provinciale di Trieste, prevede la stipula di una convenzione con un soggetto esterno per l’individuazione e la bonifica delle grotte interessate dalla presenza di discariche di rifiuti.

È prevista infine la predisposizione del secondo volume di una serie dedicata alla grotte di particolare valore paesaggistico al fine di promuovere la conoscenza del patrimonio speleologico.

Altre attività già avviate, ma rimaste in sospeso per problemi di carenza di personale, che limitano notevolmente le capacità operative del Servizio, verranno proseguite secondo disponibilità.

Queste sono:

  • l’iscrizione negli elenchi dei beni vincolati, di cui al decreto legislativo 490/1999, delle grotte di maggior rilievo scientifico/culturale della Regione al fine di tutelarne l’integrità;
  • l’estensione della possibilità di tutela, oltre che alle grotte di particolare rilevanza, anche ai fenomeni carsici di superficie meritevoli di tutela nonché alle cavità artificiali.

A tal fine si dovranno apportare delle modifiche alla legge regionale 27 del 1966;

  • la rivisitazione dei perimetri di vincolo decretati, al fine di valutare l’esito prodotto dal vincolo, ed eventualmente di modificarli, quando il mantenimento del vincolo abbia perso significato e costituisca un inutile aggravio di carattere amministrativo, ovvero di estenderli ad altre parti di territorio meritevoli di tutela, dotandoli degli opportuni indirizzi per futuri interventi;
  • l’avvio di contatti con il vicino Land Carinzia per concertare, una proposta di individuazione di siti geologici di particolare interesse scientifico e attrattiva scenografica, connessi da itinerari turistico/culturali, che potrà trovare allocazione all’interno del programma INTERREG.

2.2.1. U.P.B.: spese per il catasto regionale delle grotte e la tutela del patrimonio speleologico
Capitolo 2001

L’attività prevede la stipula di una convenzione con la Società Alpina delle Giulie, sezione di Trieste del Club Alpino Italiano per la tenuta, aggiornamento e conservazione del catasto.

Capitolo 2002

Si prevede la prosecuzione delle attività amministrative finalizzate all’imposizione del vincolo paesaggistico sulle cavità naturali, già avviate per il Carso triestino e goriziano, attualmente in difficoltà per questioni di assetto proprietario.

Si intende inoltre stipulare una convenzione con un soggetto esterno all’Amministrazione regionale, nell’ambito delle associazioni speleologiche, per svolgere l’attività di identificazione delle cavità catastate, la revisione delle coordinate topografiche delle imboccature delle grotte mediante l’utilizzo di apparecchi G.P.S., e l’apposizione, sull’imboccatura delle grotte, di targhette riportanti il numero identificativo.

Per l’esecuzione di questo programma si prevede di acquistare alcune apparecchiature G.P.S. da fornire in uso al soggetto convenzionato, e di istruire alcuni operatori alle tecniche di rilevazione ed all’uso degli strumenti.

Per le suddette operazioni si prevedono i seguenti costi:

1) Convenzione con soggetto esterno per le attività di:

  • identificazione grotte, revisione coordinate topografiche ed apposizione targhette: euro 15.000,00.
  • Acquisto targhette: euro 15.000,00.
  • Acquisto G.P.S.: euro 30.000,00.
  • Corsi per l’uso del G.P.S.: euro 7.000,00.

Nel corso dell’anno prenderà avvio la sistemazione della grotta Lazzaro Jerko e dell’Abisso di Trebiciano a stazioni scientifiche, mediante l’installazione al loro interno di sensori e strumentazioni di rilevamento.

L’obiettivo è quello di raccogliere in tempo reale, e di correlare, dati sulle caratteristiche chimico-fisiche, sulle portate e sui livelli del fiume Timavo, che scorre sul fondo delle grotte, al fine di approfondirne la conoscenza.

La notevole specificità di questi lavori, da svolgere in ambienti atipici ed estremi, pur a fronte di un progetto esecutivo sostanzialmente definito, rende ancora difficile la determinazione dell’importo necessario, che in via preliminare ammonterebbe ad euro 250.000,00.

Pertanto, in via cautelativa, per l’anno in corso si potrà prevede di intervenire solo in una delle due grotte, rimandando il completamento al prossimo esercizio finanziario.

Qualora dall’affinamento dei computi metrici estimativi dovesse emergere la possibilità di rientrare nei fondi a disposizione per l’anno in corso, l’intervento verrà esteso ad entrambe le cavità.

Il progetto è comunque suscettibile di futuri auspicabili ampliamenti, attrezzando in maniera analoga altre cavità poste lungo il corso ipogeo del Timavo.

Per la promozione e la diffusione delle conoscenze del patrimonio speleologico si intende continuare con la pubblicazione di monografie dedicate ai fenomeni più significativi della Regione, realizzando un volume su una grotta dell’area friulana, affidandone la redazione e stampa a soggetti esterni, per i seguenti rispettivi costi:

  • redazione: euro 7.000,00;
  • stampa: euro 10.000,00.

Un ulteriore progetto, attualmente in fase di definizione con la partecipazione dell’Amministrazione provinciale di Trieste, prevede la stipula di una convenzione con un soggetto esterno per l’individuazione e la bonifica delle grotte interessate dalla presenza di discariche di rifiuti.

Per tale operazione si intende partecipare, per l’anno 2003, con la somma di euro 15.000,00. (GB)

Tagli alla speleologia

In riferimento agli obiettivi della Regione sopra riportati, c’è da segnalare che, sulla base dell’accordo ai fini dell’applicazione del Patto di stabilità e crescita, sono stati tagliati i fondi sul capitolo 2002 (Tutela del patrimonio speleologico); quindi tutti i progetti sopra esposti non potranno essere messi in atto. Sono stati assicurati invece i fondi per la tenuta del Catasto regionale delle grotte del Friuli-Venezia Giulia attualmente gestito dalla Società Alpina delle Giulie di Trieste. (GB)