In ricordo
Bruno Cosmini

I primi di aprile ci ha lasciato, alla bella età di 94 anni, un altro vecchio speleologo, Bruno Cosmini.

Nato a Trieste il 18 novembre 1909, inizia ad andare in grotta a quindici anni; nel 1926 entra nell’Associazione XXX Ottobre, gruppo con cui opererà sino al 1933, anno in cui passa alla Società Alpina delle Giulie, diventando quindi membro della sua Commissione Grotte. Nella decina di anni di intensa attività avrà modo di rilevare moltissime grotte, soprattutto sul Carso triestino: ad una di queste, la 561 VG, nel secondo dopoguerra, verrà dato (a sua insaputa) il suo nome. I suoi rilievi, sempre molto precisi e graficamente espressivi, possono servire tuttora da modello per gli speleotopografi del terzo millennio, tanto per la loro precisione quanto per la chiarezza della rappresentazione.

Bruno Cosmini potrà essere ricordato per molte cose, ma il suo nome rimarrà legato soprattutto alla scoperta di un elmo di bronzo sul fondo della 2696 VG – appunto la Grotta dell’Elmo. Sul ritrovamento del reperto, databile al V-VI secolo a.C. e conservato nel Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste, Cosmini ha pubblicato, assieme a Dario Marini, una nota rievocativa sul fascicolo del 1979 della rivista Alpi Giulie.

Allontanatosi da Trieste e dal Carso per motivi di lavoro, passato nel 1970 in quiescenza riprende, ormai sessantenne, a frequentare la sede dell’Alpina e ad accompagnare gli uomini della Commissione Grotte impegnati negli scavi sul Carso. Non scende più in grotta, ma trova comunque un suo ruolo attivo provvedendo a ridisegnare i rilievi di molte delle grotte del Carso che vengono descritte sulle riviste dell’Alpina negli anni che vanno dal suo rientro a Trieste sino al 1993.

Per i “meriti acquisiti nell’esplorazione delle cavità del Carso Classico e per la loro rappresentazione grafica” nel 1993 gli viene assegnata dal Comitato Regionale per la Difesa dei Fenomeni Carsici la Targa al Merito San Benedetto Abate, riconoscimento che la speleologia regionale assegna a chi abbia ben meritato nel campo della speleologia o nei campi ad essa collegati. (PG)