Sub disperso in profondità – I soccorritori italo-sloveni si esercitano al Gorgazzo

Simulata un’emergenza per confrontare le tecniche di salvataggio
Il coordinatore Cobol: «Incrementato il bagaglio di esperienze»

Sigfrido Cescutti POLCENIGO
dal Messaggero Veneto del 23.9.2018

Dal primo mattino hanno iniziato a scaricare dalle Land Rover ogni tipo di attrezzatura: scooter subacquei, bombole, respiratori, mute e pinne. È iniziata così la giornata internazionale di soccorso speleosubacqueo alla sorgente del Gorgazzo, già esplorata da Luigi Casati sino a una profondità di 212 metri.

La grotta subacquea, sito naturalistico di particolare bellezza, durante l’anno è frequentata da sub e speleonauti provenienti da ogni continente (trecento le immersione negli ultimi mesi): ieri invece, ha ospitato un’esercitazione italo slovena di soccorso subacqueo. Impegnati soccorritori
provenienti da varie punti d’Italia, i quali, assieme ai colleghi sloveni, hanno simulato il recupero di un disperso a cento metri di profondità (è stato utilizzato un manichino).

Duilio Cobol, subacqueo triestino, coordinatore del team italiano al Gorgazzo e presidente della Commissione subacquea nazionale del soccorso alpino e speleologico, ha definito l’esercitazione “particolarmente impegnativa”. Cento metri sono una profondità “ragguardevole per un sub”, ha rilevato Cobol, evidenziando la complessità dell’intervento dei due team di soccorso, i quali “hanno operato con successo, superando
brillantemente le difficoltà imposte da questo tipo di esercitazioni”.

L’operazione di salvataggio è stata ripetuta, dapprima dalla squadra italiana, quindi da quella slovena coordinata da Damir Podnar e Robert Anžič. “È la prima volta che ci esercitiamo assieme nell’area del Gorgazzo, un sito conosciuto dalla comunità internazionale degli speleosubacquei – ha affermato Podnar – . Ciò ha aumentato le nostre esperienze di soccorso in grotte e sorgenti. Interventi che ci hanno già visto operare assieme agli amici italiani in Slovenia e Montenegro».

L’esercitazione del team italiano al Gorgazzo, avvenuta al mattino, è durata circa quattro ore, lo stesso tempo impegnato dagli speleosubacquei
sloveni nel pomeriggio. Terminata la doppia immersione le squadre di soccorritori si sono incontrate alla foresteria del parco di San Floriano. Il briefing è servito per valutare i differenti approcci nella simulazione di salvataggio del subacqueo disperso, arricchendo le reciproche esperienze dì soccorritori.

L’esercitazione e il successivo confronto sono stati organizzati per permettere alle due squadre di operare in eventuali situazioni di pericolo.
La giornata polcenighese ha, inoltre, aumentato le conoscenze utili a collaborare, in situazioni di emergenza, con vigili del fuoco e carabinieri che prestano soccorso in vari ambiti, a volte paragonabili al Gorgazzo.

Ancora l’aggiornamento alla notizia dalla pagina Facebook del CNSAS-FVG:

Esito positivo e grande soddisfazione per l’ottima riuscita della doppia esercitazione tenutasi oggi alle Sorgenti del Gorgazzo.
Le due squadre hanno entrambe raggiunto la profondità di -100 e hanno recuperato il “ferito”, riportandolo in superficie.
In allegato alcuni scatti durante e dopo l’esercitazione.

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