Vode. Acqua. Aghis. – tre incontri sui laghi di Doberdò e Pietrarossa

Apr ’21
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Mag ’21
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09:00

FAI Delegazione di Gorizia
vi invita a

Vode. Acqua. Aghis.

La Riserva naturale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa: una nuova prospettiva ambientale

Con la collaborazione di:
CAI Sezione di Monfalcone
Gruppo di Lavoro Multidisciplinare Transfrontaliero “Acque Carsiche Isontine”

Nel 2021 la Delegazione FAI di Gorizia inaugura, a partire da un ciclo di incontri dedicato alla Riserva Naturale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa, una serie di eventi dedicati al tema delle acque dell’isontino al fine di raccontarne le loro bellezze e al contempo le loro criticità. L’attenzione per i temi ambientali, dagli effetti del cambiamento climatico alla trasformazione dei suoli e la perdita della biodiversità, è da sempre una tematica importante per il Fondo Ambiente Italiano. L’urgenza della riflessione su questi temi e la loro rilevanza nell’agenda dell’associazione è testimoniata dal titolo dedicato al recente Convegno Nazionale dei Delegati e dei Volontari FAI: “Fondo Per L’Ambiente Italiano: Per quale Ambiente?”.

Il progetto “Vode. Acque. Aghis.” nasce dalla sensibilità dei volontari della Delegazione di Gorizia su una risorsa fondamentale per la vita, cioè l’acqua, e per la predominanza di questa sul nostro territorio il quale – non a caso – viene identificato proprio con l’aggettivazione del fiume Isonzo. Tuttavia, nello spirito FAI della ricerca del particolare, dello sconosciuto o semplicemente del meno noto, abbiamo deciso di raccontare gli altri diffusi e numerosi protagonisti della scena urbana e naturale del territorio, quali: corsi minori, laghi, risorgive, stagni, canali di bonifica. Porteremo così il pubblico a (ri)scoprire questi luoghi e i loro contesti, mostrandone la bellezza e raccontando la loro storia ma anche ponendo l’accento su come si attui l’azione dell’uomo e quale sia il livello di criticità ambientale presente.

Il primo appuntamento che proponiamo all’interno di questo percorso, intitolato “La Riserva dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa: una nuova prospettiva ambientale”, consiste in una tripletta di incontri (di cui due in modalità online e uno, si auspica, in presenza) che vuole presentare al pubblico una disamina dell’ecosistema della Riserva nei suoi due volti – il visibile in superficie e l’invisibile sotterraneo – ponendo l’attenzione sul delicato rapporto tra l’attività umana e questi ambienti. Ad aiutarci a presentare la Riserva e le sue peculiarità ambientali saranno alcuni relatori del CAI di Monfalcone e del gruppo di lavoro multidisciplinare transfrontaliero “Acque Carsiche Isontine”.

Il primo è direttamente interessato ed opera in questo luogo da anni, sia per condurvi escursioni per i propri soci e per le scuole sotto la guida di esperti naturalisti, sia come associazione capofila tra quelle che hanno in gestione il riaperto Centro Visite di Pietrarossa.

Il gruppo informale “Acque Carsiche Isontine” ha come obiettivo lo studio dello sviluppo idrogeologico superficiale e ipogeo del Carso Isontino. Dalla sua costituzione, nel 2015, lavora su questo territorio raccogliendo dati scientifici, rilevando cavità e divulgando i risultati ottenuti. Oggi il team si avvale della collaborazione di un elevato numero di ricercatori, appassionati e speleologi di diversa area di competenza provenienti sia dal Friuli Venezia Giulia che da altre Regioni e dalla Slovenia. Le ricerche svolte sono supportate da diverse associazioni, dall’Università di Trieste, dal Servizio gestione risorse idriche e dal Servizio Geologico della Regione Friuli Venezia Giulia oltre a godere di uno speciale canale di dialogo con i Ministeri dell’Ambiente Italiano e Sloveno.

Grazie a questo lavoro di squadra e sinergia di competenze il gruppo ha potuto ricostruire una parte significativa della complessa rete idrica sotterranea che si dipana dall’Isonzo sino alle foci del Timavo, dimostrando inequivocabilmente, grazie a metodologie di indagine non invasive (quali traccianti artificiali come la fluorescina), la diffusione delle acque del primo verso il secondo. Ma non solo: i traccianti sono stati rilevati anche presso le prese dell’acquedotto Randaccio e di quello sloveno presso il confine di Jamiano (Klarici), dimostrando non solo che la Riserva e i suoi Laghi non sono un sistema separato, come si poteva credere in passato, ma anche come sia fondamentale la comprensione dei rischi di inquinamento delle acque in questo luogo a causa della presenza di diverse infrastrutture viarie e non solo.

Questi saranno dunque alcuni dei temi trattati durante i diversi appuntamenti dell’evento.

Il primo incontro, domenica 18 Aprile alle ore 17.30, sarà intitolato “La Riserva in superficie: un ecosistema delicato”. Si inizierà con una riflessione del rapporto uomo/ambiente, gli interventi sulla riserva naturale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa fino al suo complesso e delicato ecosistema.

Il secondo incontro, domenica 25 Aprile alle ore 17.30, sarà intitolato “La Riserva sotterranea: una rete interconnessa”. In questa occasione offriremo al pubblico una panoramica delle scoperte fatte in questi luoghi, la loro criticità ambientale e le tecniche e le metodologie adottate -alcune di queste innovative- per compiere tali studi.

Entrambi gli appuntamenti si terranno su piattaforma online Microsoft Teams, in forma gratuita, previa prenotazione scrivendo a: gorizia@delegazionefai.fondoambiente.it .

L’ultimo incontro, domenica 2 maggio alle ore 9:00, intitolato “Alla scoperta delle acque e dell’ambiente della Riserva”, consisterà in un’escursione a piedi lungo un itinerario ad anello con partenza dal parcheggio inferiore del Lago di Doberdò. L’escursione, che avrà una durata di circa 5 ore, si svolgerà lungo un itinerario che dal Lago di Doberdò porterà sul Monte Debeli (circa 130 m.s.l.m.), uno dei pochi punti in cui il Lago di Pietrarossa è ben visibile, per scendere poi al Centro Visite omonimo. In caso di marcato maltempo, l’escursione sarà rinviata a domenica 9 maggio.

Viste le vigenti normative in materia di prevenzione da contagio da Covid-19, i posti disponibili sono 20. La prenotazione può essere effettuata presso la sede del CAI di Monfalcone (ogni martedì dalle 17.30 alle 19.30) o scrivendo a gorizia@delegazionefai.fondoambiente.it, lasciando nome, cognome, data di nascita e un recapito mail.

Per partecipare all’escursione è previsto il pagamento di una quota d’iscrizione da saldare al momento della partenza: 8 euro per i soci CAI e 15 euro per i non soci che prevede anche la copertura assicurativa CAI durante l’itinerario proposto.

I relatori che parteciperanno a questi incontri sono: il Dott. Stefano Miniussi, presidente della Delegazione FAI di Gorizia, l’Ing. Germana Bodi, delegato FAI regionale per l’ambiente, Tullio Moimas del consiglio direttivo regionale del CAI-FVG, il Dott. Yannick Fanin, esperto faunista e guida naturalistica, il docente del dipartimento di Scienze della Vita presso l’Università di Trieste Alfredo Altobelli, la Dott.ssa Chiara Calligaris e il Prof. Luca Zini entrambi del Dipartimento di Matematica e Geoscienze Università degli Studi di Trieste, Tjaša Korošec addetta presso l’istituto Kraški vodovod Sežana del controllo della qualità delle acque ed infine gli speleosub Matteo Cavanna e Duilio Cobol.

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