I colori del Buio

GLI ISTRUTTORI

Riportiamo alcune righe di presentazione che sono state fornite dagli istruttori de I Colori del Buio.


MARCO BANI
Nasce a Città di Castello nel 1950. Si laurea in Scienze Biologiche nel 1983 con una tesi su una grotta da lui scoperta sul M. Nerone (PS). L'originalità del lavoro e la determinazione di una specie nuova di Insetti (Onychiurus banii) lo spingono a pubblicare nel 1984 il suo primo libro: La Grotta dei Cinque Laghi - biospeleologia. Dal 1982 è responsabile scientifico della Sezione Speleologica CAI-SSI di Città di Castello e come tale ha organizzato nel 1985 il primo Incontro Nazionale di Biospeleologia a Città di Castello seguito dalla pubblicazione del volume Vita nelle Grotte. Ha inoltre pubblicato: Monte Nerone (1989, Primo premio alla fiera Quota 600 di Parma); Alto Tevere Umbro (1990); Vita nelle grotte (Quaderni didattici della SSI, 2001) e, nel 1987 la Carta degli Itinerari Turistico-Naturalistici del Monte Nerone. Ha inoltre prodotto diversi articoli nelle riviste specializzate e ha redatto documentari audiovisivi in multivisione e, nel 1993, ha intrapreso la strada della documentaristica video e della animazione computerizzata tridimensionale. È libero professionista nell'ambito delle scienze naturali e delle attività connesse con una fruizione naturalistica dell'ambiente. Nel 1991 fonda il Centro per l'Educazione Ambientale (CEA) con sede a Piobbico (PS) e dal 1995 al 2001 ha diretto il Centro Escursionistico Naturalistico (CEN) di Bocca Serriola. Ha pubblicato nel 2002 il CD multimediale su Piobbico e il suo territorio, diventato un sito WEB e nel 2004 ha realizzato un filmato sull'Abisso del Corno di Catria, una grotta a Monte Catria. Sin dagli anni '90 collabora con articoli naturalistici nel mensile altotiberino L'Altra pagina e, dal 1997 al 2001, ha diretto la rivista semestrale della Società Speleologica Italiana Speleologia.


GIANNI DELLAVALLE
Da più di 20 anni fa parte del Gruppo Speleologico Archeologico Livornese. Ha iniziato la sua attività di speleologo giovanissimo, 17 anni, dedicandosi fin da subito ad attività di esplorazione, ricerca e documentazione delle grotte. La necessità e la voglia di portare all'esterno più informazioni possibili dei posti che raggiungeva durante le punte esplorativa lo spinsero ad iniziare a fotografare. L'esigenza si trasforma presto in una vera e propria passione. Negli ormai molti anni di attività speleo che lo vedono non solo impegnato come ricercatore ma anche come fotografo, va perfezionando sempre di più la sua tecnica, fino ad arrivare a ritrarre i luoghi che esplora non soltanto con occhio documentativo, ma anche artistico. Ha lavorato diverse volte come fotografo ufficiale per la Federazione Speleologica Toscana e raccolto vari apprezzamenti un po' ovunque durante le proiezioni presentate ai convegni nazionali e regionali di speleologia. Presta la sua opera come fotografo anche per altri gruppi grotte sia Toscani che nazionali, così come per il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, del quale fa parte come tecnico volontario.

FILIPPO CAPPELLARO


PAOLO DORI
Classe 1966, impiegato e da poco tempo speleologo, approfitta di ogni momento libero per infilarsi in ogni cavità possibile per scattare fotografie. Il suo interesse per la tecnologia da sempre è stato l'input per le sue per le sue passioni: la radio (il suo primo amore), l'elettronica, l'informatica e la fotografia. Divenuto casualmente speleologo nel 2000, alla sua prima uscita aveva con sé la sua piccola compatta digitale, che poi è stato il primo passo nell'iter del suo modo di fotografare. Dalla pellicola al digitale, ogni fine settimana era buono per provare ad ottenere risultati sempre migliori, fino ad oggi, dove lo troviamo impegnato a scattare fotografie digitali tridimensionali. Il continuo sperimentare tecniche diverse lo ha portato, insieme ai suoi validi collaboratori, a sviluppare nuovi modi di illuminare le cavità e, insieme al suo team affiatatissimo, sta sviluppando un'alternativa all'illuminazione ad acetilene che abbia lo stesso effetto della fiamma. Da circa due anni è impegnato in diverse uscite sul territorio nazionale per proiettare le immagini tridimensionali delle grotte visitate. È l'attuale responsabile della Commissione Foto/Video della Società Speleologica Italiana.


GUGLIELMO ESPOSITO
Speleologo dal 1988, ha iniziato a scattare diapositive 3d nel 1999 e da allora ha sviluppato 20 proiezioni. Alcune di queste raccontano del mondo sotterraneo, di Grotte naturali e Cavità costruite dall'Uomo per abitare, difendersi, per approvvigionarsi di acqua, ecc... Altre narrano della terra dove abita, ossia il Friuli Venezia Giulia, narrano di montagne, di fiori, di acque, di leggende. Una fortunata serie di proiezioni parla delle Cavità Artificiali, Segrete - dalla roccia al mattone, un sito sotterraneo adattato dall'uomo per ogni regione d'Italia. Altre di questa serie parlano della "necessità" dell'Uomo di difendersi da altri Uomini, narrano di luoghi di Guerra, di storie passate, raccontano della necessità dell'Uomo di approvvigionarsi di acqua per vivere. La serie delle grotte comprende alcune tra le Grotte turistiche Italiane più belle, dalla Grotta Nuova di Villanova (Udine), a Frasassi (Ancona), all'Antro del Corchia (Lucca) con i suoi cristalli che fanno sognare... Non disdegna il settore digitale anche se è più che convinto che ci vorrà molto tempo prima che questo raggiunga la piena tonalità dei colori dell'analogico (pellicola), e quindi continua a creare proiezioni in diapositiva, a pensare e a realizzare nuove attrezzature, a nuovi sistemi di ripresa, ovviamente puramente meccanici, slitte, rondelle di adattamento, scatti multipli, ecc...


MAURIZIO LANCIA
Fotografo da oltre vent'anni, effettuava scatti in bianco e nero sviluppando i negativi e stampando in proprio le foto, a conferma della passione fotografica. Dal 2001 si è convertito alla fotografia digitale. Ha esperienza decennale di postproduzione digitale e collabora con riviste specializzate del settore. Attualmente à docente di fotografia, fotografia digitale ed elaborazione delle immagini digitali per alcuni istituti e accademie di fotografia.


CESARE MANGIAGALLI
Da oltre trent'anni vado per grotte e da venti vi faccio foto. È un mondo difficile; fatto di tentativi, falliti molti, riusciti meno. Umidità, fango, acqua, ghiaccio sono tra gli elementi con cui devo fare i conti. Con le mie immagini spero di dare all'osservatore le stesse emozioni che provo io quando mi imbatto in certi ambienti.


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