Gli speleologi del CAI Pordenone in azione a rimedio dei danni provocati dalla tempesta Vaia ad Andreis

Fine settimana decisamente impegnativo per numerosi componenti l’Unione Speleologica Pordenonese CAI e della Scuola di Speleologia CAI Pordenone che si sono ritrovati ad Andreis per contribuire a rimediare ai notevoli danni provocati dalla tempesta Vaia all’ambiente della valle valtellinese.

L’operazione, come ha ricordato Roberto Faggian, Presidente dell’USP CAI è stata condotta in sinergia con l’Amministrazione Comunale e ha permesso il ripristino del sentiero e dell’area della “SpeleoPalestra”, ha voluto essere una nuova testimonianza di quell’attenzione e disponibilità che la speleologia riserva non solo all’ambiente naturale ma anche nei confronti delle comunità dove, come quella andreana, da decenni, si promuovono collaborazioni indirizzate alla divulgazione della cultura alla protezione e alla valorizzazione della montagna e dei fenomeni carsici.

Neve e ghiaccio perenni nel goriziano

Mar ’19
13
20:00

L’Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia
assieme al Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer”
vi ricordano l’appuntamento di mercoledì 13 marzo a Gorizia.

“NEVE E GHIACCIO PERENNI NEL GORIZIANO”

Relatori della serata saranno Renato R. Colucci e Pietro Gutgesell; quest’ultimo ha recentemente discusso una tesi di laurea triennale presso l’Università degli studi di Trieste sul deposito di ghiaccio sotterraneo della Grotta Paradana, Trnosvki Gozd (Slovenia).

Nel corso della serata sarà inoltre proiettato un breve documentario relativo alle ricerche effettuate in Canin in seno al progetto di ricerca C3 – Cave’s Cryosphere and Climate a cui partecipa come partner anche UMFVG.
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Le grotte del Carso come discariche

Nei giorni scorsi il giornalista Luca Gaballo di RaiNews24 ha prodotto un’inchiesta sulle grotte utilizzate come discariche. Il servizio è stato girato nel Carso triestino e in Veneto, nell’Altipiano di Asiago.

A Trieste è stato intervistato Furio Premiani, presidente della Federazione Speleologica Regionale del FVG.

Prendendo spunto dall’attentato terroristico dell’agosto 1972 all’oleodotto di Trieste, è stata ben descritta la situazione di certe grotte usate come discariche nel territorio del Carso triestino. È stata anche l’occasione per ricordare il lavoro fatto dagli speleologi della FSRFVG per la bonifica di parecchie cavità.

Il video completo al link:
http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Le-foibe-come-discariche-6fcf17af-f32a-43b3-8bdb-88699dd77f0c.html

ISONZO SOTTERRANEO: dove va a finire l’acqua del Lago di Doberdò?

Ott ’18
6
10:00

Il Gruppo Interdisciplinare di Studio delle Acque Carsiche Isontine nasce nel tempo quale spontanea aggregazione di persone, tra cui professionisti e volontari della ricerca ed oggi consta di circa sessanta persone tra ricercatori, speleologi, geologi, naturalisti, biologi, chimici, operatori del soccorso, giornalisti, provenienti sia dalla nostra regione che dal Veneto, dalla Toscana, dall’Umbria, dalle Marche e dalla Slovenia e può contare sul supporto e contributo di diverse Associazioni ed sia Enti pubblici che privati.

Il Gruppo ha come obiettivo lo studio dello sviluppo idrogeologico superficiale e ipogeo del Carso Isontino. Dal 2015 sta lavorando sul territorio isontino raccogliendo dati scientifici, rilevando cavità e divulgando i risultati ottenuti.
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