Catasto

I dati riguardanti le grotte del Friuli Venezia Giulia, sono stati frequentemente richiesti da studi geologici e da liberi professionisti e tecnici del territorio, oltre che dagli speleologi dei vari gruppi grotte regionali che collaborano costantemente con l’ufficio, portando loro i dati, ricavati dal lavoro di esplorazione e studio.
In particolare, le informazioni contenute nel data base sono state utilizzate:
• dalla Società incaricata di redigere il Piano di Conservazione e sviluppo della Riserva Naturale regionale della Val
Rosandra;
• dall’Università di Trieste, Dipartimento di Geoscienze, per le ricerche riguardanti la vulnerabilità delle acque di falda
dell’acquifero del Carso Classico, sul rischio di sprofondamenti (sinkholes), e per l’individuazione delle criticità
geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche in funzione dell’impatto ambientale relative ai diversi progetti per la
tratta di Corridoio 5 tra Aurisina e il Confine di Fernetti;
• dal Comune di Trieste per l’aggiornamento della cartografia informatizzata comunale;
• da Italferr-RFI, per mezzo della Federazione Speleologica Triestina, incaricata di verificare l’interferenza della linea
dell’ Alta Velocità con le grotte ubicate nella zona Fernetti- Gabrovizza (fase 1);
• dalla Comunità Montana della Carnia per il progetto “Susplan, pianificazione sostenibile in aree montane” finanziato
nell’ambito del Programma Interreg IV Italia Austria 2007-2013;
• per il progetto europeo “ALPSAR” e per le sue altre attività, dalla Protezione Civile della Regione Friuli Venezia
Giulia;
• dalla Società Speleologica Italiana per il Catasto Grotte Nazionale e per il Progetto WISH (Web Information System
Hyperlink).
A questo proposito il Conservatore e il personale del Catasto hanno partecipato alla riunione nazionale “Laboratorio del Catasto” a Treviso, i giorni 9-10 aprile 2011, per discutere e confrontarsi con le commissioni delle altre Regioni, sia su questioni “tecniche” di interesse generale, che su questioni di programmazione dell’attività comune (catasto nazionale).
Oltre alle richieste di consultazione che sono giunte direttamente all’ufficio, anche la frequentazione del sito è stata piuttosto alta: siamo passati dalle 1.010 visite di 521 diversi visitatori dell’agosto del 2010, alle 1.808 visite di 908 diversi visitatori del luglio 2011: un’affluenza quasi raddoppiata. Complessivamente, negli ultimi 12 mesi, il programma è stato consultato da 8.898 visitatori diversi per un numero complessivo, di 17.783 visite, della durata media di circa 11 minuti ciascuna. Negli ultimi mesi si è registrata una media di 58 consultazioni al giorno.
Come da Convenzione, è stato riconfigurato l’output in pdf della scheda catastale e sono state implementate le utilità di ricerca e le esportazioni: tutti i dati sono ora fruibili in formato csv.
A questo riguardo dobbiamo purtroppo segnalare che raramente chi scarica i dati, tiene conto delle condizioni di utilizzo degli stessi, riportate in home page e a tale riguardo, dovremo decidere quali provvedimenti prendere, come ad esempio, permettere il download dei dati completi solo a utenti registrati.
Il programma è stato anche implementato con la scheda dedicata ai “complessi”.
In ottemperanza all’Art 6 comma “c”, sono state censite 300 cavità, sui cui ingressi sono state fissate le targhette metalliche con il numero di Catasto fornite dalla Regione.
In adempimento all’Art. 6, comma d, è stata predisposta la scheda di valutazione delle cavità suscettibili di esprimere valori paesaggistici di particolare rilevanza ed è stato quindi stilato un elenco di un primo gruppo di cavità ritenute meritevoli per motivi diversi.
La collaborazione dei gruppi grotte, comunque, quest’anno è stata particolarmente intensa, anche grazie alla velocità di inserimento dei dati consentita dal nuovo programma.
Dallo scadere della precedente Convenzione, sono state effettuate complessivamente 781 iscrizioni delle quali: 140 nuove grotte di cui 48 nella Venezia Giulia e 92 nel Friuli; 17 revisioni e/o aggiornamenti completi di cui 11 nella Venezia Giulia e 6 nel Friuli; 288 revisioni di posizione di cui 162 nella Venezia Giulia e 126 nel Friuli; 346 aggiornamenti descrittivi, in buona parte fotografici, di cui 282 nella Venezia Giulia e 64 nel Friuli.
Una cifra considerevole, tenendo conto che la media degli ultimi 10 anni è di circa 180 iscrizioni. Nel conto sono comprese le 300 grotte contrassegnate dalle targhette della regione, di cui è stata controllata o aggiornata la posizione e di cui sono stati fotografati gli ingressi.
Sono anche stati aggiornati file .shp degli ingressi e aggiornata la cartografia.

Il Conservatore
Dott. geol. Maurizio Comar

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