Ruggero Calligaris e il CAT

kb7L’amico Diego Masiello ha ricordato Ruggero sotto un aspetto generale; pertanto io mi “limiterò” a ricordare quanto abbia contato la sua amicizia e la sua attività per il Club Alpinistico Triestino nei 25 anni di socio simpatizzante prima (1990) e di socio onorario poi (1996).

Ci eravamo conosciuti, nel 1988, quando stavo terminando le ricerche per il libro “Spelaeus” ed è lì che è iniziata la nostra amicizia in quanto condividevamo moltissimi progetti e iniziative.

Un primo passo venne compiuto editorialmente: per “La Nostra Speleologia” ci fornì un articolo paleontologico proprio su di una grotta che avevamo investigato assieme, a cui ne seguì uno storico sulle Terme di Monfalcone a corredo di alcune nostre recenti esplorazioni speleo-subacquee.

Poi, per il Tuttocat del 1990, scrisse un articolo sullo stagno di Contovello; mentre nel 1992, su sua iniziativa, venne stampato un Tuttocat interamente dedicato alla “speleologia urbana” nel quale vennero riprodotti anche i primi rilievi catastati a nome del CAT che, naturalmente, portavano la sua firma.

In massima parte dobbiamo proprio a Ruggero la costituzione della “Sezione Ricerche e Studi su cavità artificiali” come risulta scritto, per la prima volta, sul rilievo del bunker tedesco (oggi museo) del Castello di Duino che Lino Monaco ed io potemmo topografare grazie ai buoni rapporti di Ruggero con il Principe Torre e Tasso.

Il nostro comune impegno in questo settore ci portò a raggiungere alcuni importanti obiettivi, tra i quali:

1993: in seguito di alcuni occasionali ritrovamenti di resti d’epoca romana sul Colle di Osoppo (Udine) l’allora amministrazione chiese, su suggerimento di Ruggero, l’intervento del CAT per censire tutti gli ipogei naturali e artificiali che si aprono sul forte e nei dintorni.Sarà l’inizio di una collaborazione tra il CAT e il Comune osoppano che ha dato grosse soddisfazioni a entrambi e che continua a darle tutt’ora.

1995: “Giornate di Speleologia urbana”.

Su suggerimento di Ruggero e di Sergio Dolce, abbiamo dato l’avvio a questa nuova tipologia di corsi. Quando ci sedemmo al tavolo organizzativo speravamo di avere almeno 25 iscritti.

La risposta fu di quasi 120 persone!

Il che ci costrinse, con gioia, a organizzare in quell’anno ben tre corsi.

Ruggero fu uno dei principali “capogita” con le escursioni in due rifugi cittadini, nelle gallerie di Opicina e nel sistema difensivo di Strane (Slovenia).

In seguito organizzammo altre otto edizioni e, a partire dal 1995, ottenemmo, sempre grazie a Ruggero, il permesso di usufruire saltuariamente della Kleine Berlin per i nostri corsi.

1995: mostra storico-fotografica “Alla riscoperta del passato – Le grotte di San Canziano nelle fotografie di Francesco Benque”.

L’esposizione fotografica, curata da Maurizio Radacich, venne esposta presso il Museo Civico di Storia Naturale di Trieste grazie all’interessamento di Ruggero che si prestò a fare da cicerone e da traduttore (in tedesco) per gli ospiti convenuti. Fu sempre grazie ai suoi ottimi rapporti che la direzione delle Grotte di San Canziano se, la mostra, venne esposta nei mesi successivi presso l’importante polo turistico sloveno.

1996-1997: con la “complicità” di Sergio Dolce e di Ruggero, organizzammo per due anni consecutivi dei corsi mirati per gli studenti (con indirizzo scientifico) dell’Istituto “Galvani”, tra i quali c’era anche mio figlio Moreno.

I due corsi erano incentrati sulla conoscenza della fauna ipogea ed erano stati definiti “Corsi di speleologia scientifica” al quale parteciparono una quarantina di ragazzi. Ruggero, che con i giovani ci sapeva decisamente fare, venne da loro soprannominato “RuggHarrier” perché quando partiva a razzo con la sua vecchia “128” simulava un decollo verticale.

Infatti erano soliti a dire che Ruggero non guidava ma …”volava basso”…

La collaborazione con i ragazzi del “Galvani” non si esaurì con la fine dei corsi ma continuò per oltre un anno nel quale, buona parte di loro, frequentò il Civico Museo di Storia Naturale e fu di valido aiuto per la pulizia e il censimento di numerosi reperti paleontologici appartenuti a qualche centinaia di orsi delle caverne.

1998: ancora una volta, grazie all’interessamento di Ruggero, il CAT ha la possibilità di stipulare il contratto d’affitto per il rifugio antiaereo e bunker conosciuto come “Kleine Berlin”.

Sarà lui stesso a condurre le prime visite guidate, a scopo turistico, per un paio d’anni.

Poi, altre priorità lo porteranno a seguire altre strade e l’onere di questa attività venne raccolto dal bravissimo Maurizio Radacich.

2001: Ruggero organizza il “7. International Cave Bear Symposium” a Trieste. Mi chiese di partecipare con uno scritto. Cosa che feci con grande piacere presentando, in coppia con mio figlio Moreno, un contributo dal titolo “Orsi e Carso: ultimo domicilio conosciuto”.

Una delle ultime attività che abbiamo svolto assieme è legata alla produzione del libro sul “Promontorio Bratina”.

Poi, purtroppo, non ci sono state più occasioni per poter collaborare e i nostri rapporti si sono limitati alla corrispondenza via internet.

Cosa che, però, non ha minimamente intaccato la nostra amicizia.

Franco Gherlizza

 

Produzione editoriale del Club Alpinistico Triestino
contributi bibliografici di Ruggero Calligaris

  • CALLIGARIS Ruggero – Ritrovamenti paleontologici nella 5367 VG (Grotta presso il Camping Pian del Grisa) – La Nostra Speleologia, numero unico 1987-1988, pagg. 21-25 – Trieste, 1988.
    Articolo sulla riesplorazione di una cavità del Carso triestino e sul rinvenimento in essa di reperti paleontologici.
  • CALLIGARIS Ruggero – Le Terme Romane di Monfalcone. Esplorazione dei vani sotterranei – La Nostra Speleologia, numero unico 1989-1990, pagg. 53-62 – Trieste, 1990.
    Le Terme Romane attraverso secoli di storia, dai fasti di un tempo all’attuale abbandono. Neppure le esplorazioni subacquee di un tempo, qui descritte, sono oggi più possibili.
  • CALLIGARIS Ruggero – Lo stagno di Contovello – Tuttocat, numero unico 1990, pagg. 9-10 – Trieste, 1990.
    L’autore ripercorre la storia dello stagno di Contovello sul Carso triestino, in occasione del suo ripristino ambientale. Seguono alcune brevi note geologiche.
  • CALLIGARIS Ruggero – Speleourbana – Tuttocat, speciale Speleourbana, numero unico 1991, pagg. 2-10 – Trieste, 1991.
    Interessante articolo che oltre ad accennare alla costituzione del “Gruppo speleourbano del CAT”, tratta in larga maniera delle fortificazioni costruite dall’esercito tedesco nel corso dell’ultimo conflitto mondiale per la difesa di Trieste, del suo golfo e del litorale adiacente (Salvore, Grado, Monfalcone, Punta Grossa, Miramare, Lignano). A corredo dell’articolo, molte fotografie e disegni delle opere difensive, molte delle quali inedite.
  • CALLIGARIS Ruggero, NEAMI Enrico – Il “Molch” – Minisommergibile monoposto germanico – Tuttocat, speciale Speleourbana, numero unico 1991, pagg. 14-16 – Trieste, 1991.
    Con l’ausilio dei disegni dei progetti, vengono descritti tre modelli di minisommergibili, di uno dei quali, il “Molch”, doveva esserci una base nella baia di Sistiana (TS).
  • CALLIGARIS Ruggero – Grotta presso Percedol. Studio dei reperti rinvenuti – La Nostra Speleologia, numero unico 1991-1992, pagg. 33-34 – Trieste, 1992.
    Note sui reperti paleontologici ritrovati nella Grotta presso Percedol (4785-5584 VG).
  • CALLIGARIS Ruggero – Un sasso nello stagno – La Nostra Speleologia, numero unico 1991-1992, pagg. 104-112 – Trieste, 1992.
    Considerazioni di un addetto ai lavori sulla situazione attuale della Legge sulla paleontologia in Italia.
  • CALLIGARIS Ruggero – Gli ipogei naturali ed artificiali del Campo di Osoppo – Geologia – La Nostra Speleologia, numero unico 1993-1994, pagg. 11-14 – Trieste, 1994.
    Note geologiche sul colle di Osoppo e sulla zona interessata dalle ricerche.
  • CALLIGARIS Ruggero – Kleine Berlin – Tuttocat, numero unico, dicembre 1996, pagg. 12-13 – Trieste, 1997.
    Notizie storiche sulle gallerie sotto il colle di Scorcola, da poco affittate dal nostro Club per trasformarle in Museo Speleologico.
  • CALLIGARIS Ruggero – Informazioni storiche sulla “Kleine Berlin” – in: Le gallerie antiaeree e il rifugio denominati “Kleine Berlin” – Club Alpinistico Triestino, pagg. 1-6 – Trieste, 1999.
    Guida storica al bunker e al rifugio antiaereo siti nella zona denominata “Kleine Berlin”, a Trieste, in Via Fabio Severo.
  • CALLIGARIS Ruggero – Inquadramento geologico – in: Guida storico-naturalistica al Promontorio Bràtina (Foci del Timavo) – Club Alpinistico Triestino – Sezione Ricerche e Studi su Cavità Artificiali – pagg. 51-54 – Trieste, 2001.
    Tratta della geologia del territorio spaziando dai fenomeni carsici alle ultime scoperte fossilifere di alcuni dinosauri (adrosauri).

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